Soprattutto con l’arrivo della bella stagione, gli spazi verdi diventano il focus più importante della casa, anche più degli interni. Chi ha la fortuna di avere un giardino, grande o piccolo che sia, giustamente punta a sfruttarlo al meglio e a goderne per più tempo possibile, tanto di giorno quanto di sera. Tuttavia, per raggiungere quest’obiettivo e vivere i propri spazi aperti, è bene organizzarli nel modo migliore. Preferire il fai-da-te o affidarsi all’aiuto esperto di un professionista?

I professionisti del verde: chi sono

Gli esperti di outdoor design non sono semplicemente giardinieri ma veri e propri architetti e garden designer, in grado di progettare con occhio clinico e professionale gli spazi verdi, funzionalizzandoli in modo da soddisfare le richieste e le esigenze di chi li vive. Progettare e realizzare l’organizzazione di un giardino, infatti, non è un compito semplice come potrebbe sembrare perché si deve tenere conto di moltissimi aspetti tecnici. Il rischio è quello di commettere errori di valutazione, dettati dall’inesperienza, di cui ci si accorge solo a lavoro finito. Alcuni di questi potrebbero compromettere la fruibilità degli ambienti o impedire la rigogliosa crescita di fiori e piante, costringendo a investire ulteriore denaro per porre rimedio o, peggio ancora, per demolire il lavoro appena fatto e ricominciare tutto daccapo. Gli sbagli più comuni, commessi da chi ha voluto evitare di farsi affiancare nella progettazione degli spazi esterni da personale esperto, sono:

– un’imprecisa valutazione dell’esposizione dello spazio verde al sole, ad esempio con realizzazione di aiuole o zone adibite ad orto o giardino non consone alla buona crescita di fiori, piante e alberi da frutto, con conseguente fallimento dell’intento decorativo o del raccolto;

– un’inappropriata selezione delle piante, acquistando magari alberi o cespugli pregiati ma totalmente inadatti ad attecchire al tipo di terreno specifico o di sopportare il clima locale, che quindi muoiono e risultano un investimento sprecato;

– scelte infelici per quanto riguarda gli arredi, ritrovandosi magari con una zona per il barbecue e i pranzi all’aperto troppo soleggiata o posizionata dove dà fastidio ai vicini, rendendola inutilizzabile;

– valutazioni stilistiche che si rivelano poco armoniose con i propri gusti, magari con arredi e soluzioni scelti da un catalogo ma che poi, nel proprio giardino, per misure, colori o materiali non risultano così accattivanti e scenografici come si pensava;

– installazione di piscine non a norma, con relativi danni, spese eccessive o multe per errori burocratici sui permessi edilizi;

– errata valutazione nella scelta e nell’installazione degli impianti di irrigazione, che magari non coprono tutto il raggio di terra da bagnare o risultano scomodi e poco pratici da usare, facendo perdere tempo anziché essere d’aiuto;

– inesatta progettazione dell’illuminazione, che può risultare scarsa e inadatta alla fruibilità del giardino nelle ore serali, rendendo impossibile organizzare delle piacevoli cene o feste all’aperto con parenti e amici;

– poca sicurezza per quanto riguarda cancelli, inferriate, porte e recinzioni, soprattutto per chi ha bimbi piccoli o animali domestici.

Questi sopraelencati, e molti altri, sono punti importantissimi da tenere presenti quando si progetta uno spazio outdoor. Purtroppo, la poca dimestichezza con il settore specifico spinge spesso a fare errori per inesperienza e ingenuità, magari per seguire dei moduli di arredo standard o delle idee proposte da negozi di bricolage, fai-da-te e arredamento per esterni, che mirano alla vendita di prodotti senza preoccuparsi del progetto in generale. Il paesaggista, invece, si occupa di tutti gli aspetti dell’arredo outdoor, dal progetto iniziale alla suddivisione degli spazi e alle piante, fino ad arrivare ai dettagli come le delimitazioni strutturali e l’illuminazione. Il tutto tenendo conto delle idee del cliente, delle sue aspettative.

Il paesaggista giardiniere o outdoor designer: cosa fa, come lavora

Le ditte di giardinaggio mettono a disposizione dei propri clienti personale qualificato in progettazione e realizzazione degli spazi verdi. Si tratta di professionisti esperti in tutti i settori della cura degli esterni, sia per quanto riguarda l’estetica sia per ciò che concerne la funzionalità e la buona salute delle piante, del prato e di tutto il verde che decora, valorizza e completa il paesaggio. Il lavoro del paesaggista consiste, quindi, nell’abbinare correttamente tutti gli elementi che compongono un bel giardino, senza trascurare né la bellezza dell’ambiente e l’impatto estetico finale né la salute e la crescita rigogliosa della vegetazione. Il lavoro del paesaggista si svolge in più fasi, sempre in collaborazione col cliente, per cercare di soddisfare tutte le sue necessità ed esigenze, sia dal punto di vista della fruibilità degli spazi che da quello dell’estetica e della scenografia. Ecco come funziona e come si articola un progetto di lavoro con un paesaggista.

Fase uno: l’ascolto

Quando si ingaggia un’agenzia di giardinaggio per farsi aiutare nella realizzazione di un giardino, la prima cosa che il titolare dell’impresa fa è quella di ascoltare il progetto e le idee del cliente. Il colloquio preliminare sarà strutturato chiedendo al cliente varie informazioni, tra cui la grandezza dello spazio da organizzare, lo scopo d’uso, il tipo di giardino o terrazzo di cui si sta parlando. Infatti, alcune soluzioni valide e accettabili per il grande parco di una villa non sono adatte a rendere bello e armonico un piccolo giardino di una villetta a schiera o bifamiliare e viceversa. Inoltre, durante il primo confronto si chiede al cliente cosa desidera fare del suo spazio verde: un prato con alberi e piante decorative, un orto per coltivare frutta e verdura, una divisione in sezioni con alcune zone destinate alla vegetazione e altre al relax. L’esperto prende in considerazione tutte queste informazioni, prende atto delle aspettative e delle necessità del cliente e si passa alla seconda fase.

Fase due: il sopralluogo

A questo punto, l’azienda invia a casa del cliente uno o più esperti, per visionare gli spazi e verificare se le idee del cliente sono compatibili con essi. Questa fase è molto importante perché implica anche dei suggerimenti, delle modifiche, degli adattamenti del progetto ideato dal cliente in base ad eventuali impedimenti o difficoltà di realizzazione individuate dal paesaggista giardiniere. Sempre in questa fase, l’esperto potrebbe suggerire alcune soluzioni che valorizzino ulteriormente l’idea originaria del cliente, proponendo migliorie o integrazioni al progetto di base, per ottenere risultati ancora più d’impatto, comodi, funzionali.

Fase tre: il progetto

Una volta che il paesaggista giardiniere ha visto e valutato lo spazio nel quale lavorare e ha ben presente quali sono i desideri del cliente, insieme si disegna il progetto, tenendo conto sia delle idee del committente sia dei suggerimenti e del giudizio dell’esperto. Questo è il modo migliore per realizzare i propri sogni: non si rinuncia a ciò che si vuole ma lo si crea prendendo in considerazione tutti i tecnicismi e i trucchi che solo una comprovata e lunga esperienza nel settore dell’outdoor conferisce. Sempre in tale fase si parla anche di costi e budget, che il paesaggista si preoccuperà di rispettare, proponendo al cliente solo soluzioni e idee che rientrino nella somma che lui ha deciso di investire per la realizzazione del suo giardino. I conti trasparenti, nero su bianco, approvati e sottoscritti dal cliente, gli permettono di dare il via ai lavori in tutta serenità e tranquillità, senza paura di ritrovarsi con brutte sorprese a metà del lavoro o con una parcella finale inaspettata.

Fase quattro: l’inizio dei lavori

Il paesaggista giardiniere si occupa di tutta l’organizzazione e dell’arredo degli spazi esterni. Per quanto riguarda quelli verdi, prepara adeguatamente il terreno, pianta alberi o cespugli, suddivide le zone per un eventuale orto, pianta o interra verde decorativo, da fiore o da frutto. Si occupa anche del prato, con possibilità di averlo a pronto effetto. Per quanto concerne le zone cementate o pavimentate, è compito suo preoccuparsi sia dei rivestimenti sia degli elementi d’arredo. Infine sarà sua cura pensare anche agli elementi decorativi, come ad esempio fontane o la creazione di delimitazioni di aiuole con pietre o recinzioni. Naturalmente il paesaggista segue anche tutti i lavori di edilizia più impegnativi come l’installazione di camini, forni a legna da esterni, piscine. Soprattutto per quel che riguarda le opere murarie, che possono essere installazione di vasche, di tende da sole, di gazebo o pergolati, l’esperto paesaggista saprà anche spiegare al cliente come muoversi burocraticamente parlando, se c’è bisogno e necessità di richiedere permessi comunali, condominiali o di adeguarsi a norme specifiche. Questo permette di evitare di andare incontro a multe e sanzioni, spesso decisamente salate.

Fase cinque: i dettagli

Una volta finite le opere più importanti, il paesaggista terminerà il suo lavoro occupandosi degli ultimi dettagli, ad esempio consigliando e installando i dispositivi per l’illuminazione o l’irrigazione, controllando la disposizione delle piante in vaso in modo che abbiano l’esposizione al sole più adatta e contribuendo alla scelta dei complementi d’arredo. A questo punto il suo lavoro è terminato e, sicuramente, corrisponderà esattamente a quanto progettato all’inizio con il cliente, soddisfando tutte le sue aspettative a 360°. Il giardino è pronto per essere vissuto al massimo, per offrire tante giornate all’aria aperta e infinite occasioni di divertimento e relax di sera, in famiglia o con gli amici.

L’assistenza post-lavori, la manutenzione

Naturalmente, se lo desidera, il cliente può restare in contatto con l’azienda di giardinaggio e col suo paesaggista, ormai di fiducia, per affidargli la manutenzione del giardino. Per manutenzione si intende: potatura delle piante e delle siepi, taglio del prato, concimazione, cure specifiche alle piante, eventuali sostituzioni o integrazioni di alberi o altro.

Il fai-da-te è del tutto sconsigliato?

Tuttavia, per molte persone il giardinaggio è un vero e proprio hobby, una passione. A molti piace occuparsi del proprio giardino, trascorrere le giornate a curare le piante e i fiori, tentare nuove colture e sperimentare innesti, fioriture e raccolti nell’orto. Bisogna per forza rinunciare a questa piacevolissima attività e lasciar fare tutto all’esperto? Assolutamente no! Chi ama fare giardinaggio potrà beneficiare solo di ottimi consigli da un giardiniere, che sarà disposto a svelargli qualche trucco del mestiere, così da aumentare le proprie competenze e ottenere risultati soddisfacenti e di cui andare orgogliosi. Ci sono alcuni aspetti dell’organizzazione di uno spazio outdoor dei quali ci si può occupare da soli, trascorrendo piacevoli week end nel proprio giardino e traendone grandi soddisfazioni. Ecco un elenco di ciò che un giardiniere neofita o principiante può fare, senza bisogno alcuno di far intervenire un professionista.

La coltivazione dell’orto

Coltivare verdure, legumi e piante aromatiche nel proprio giardino è un’attività a cui tutti possono approcciarsi senza paura di fare errori o di non ottenere buoni risultati. Basta acquistare del terriccio di qualità, adatto a ciò che si intende coltivare, e dei semi. La maggior parte dei prodotti dell’orto è semplicissima da coltivare e garantisce sempre ottimi raccolti, soprattutto se si parla di un orto familiare, che abbia come scopo quello di portare in tavola degli alimenti genuini e salutari, freschi e biologici. Per esempio: lattuga, insalata in genere, ravanelli, zucchine, zucche, melanzane, pomodori, carote, soia, fagioli e tutte le erbe aromatiche si possono coltivare addirittura in vaso e danno sempre grandi soddisfazioni.

Gli alberi da frutto

Molti alberi da frutto attecchiscono benissimo anche nei giardini piccoli, l’importante è scegliere i più adatti al clima della zona in cui si vive. Piantare un albero da frutto e prendersene cura non è difficile. Spesso, i vivaisti danno tutte le indicazioni e i suggerimenti sia per l’interramento che per la cura dell’albero al momento dell’acquisto. Basta seguirli scrupolosamente per fare tutto a regola d’arte e ottenere, nel giro di un paio d’anni, ottimi raccolti.

I fiori e le piante decorative

Anche per quanto riguarda la coltivazione di fiori e piante ornamentali non è necessario l’intervento di un esperto. Chi ama cimentarsi nelle tecniche di giardinaggio può fare da solo, coltivando così anche la sua passione e non soltanto splendidi fiori profumati e variopinti o piante scenografiche e dall’aspetto accattivante e incantevole.

La manutenzione

Parlando di manutenzione, chi ha dimestichezza col giardinaggio e ama quest’attività può scegliere di occuparsene in autonomia e non richiedere l’intervento periodico del giardiniere professionista. Tagliare l’erba del prato, pulire il tappeto di erba sintetica, potare piante e siepi, occuparsi di travasi o dell’interramento dei bulbi sono tutte operazioni facili, soprattutto per gli amanti del giardinaggio.

In conclusione: un giardino perfetto come si ottiene?

Un bellissimo giardino, funzionale e produttivo, si ottiene unendo la propria passione per il verde e le proprie idee all’esperienza tecnica e competente di un paesaggista giardiniere professionista.

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