Trascorriamo gran parte della nostra giornata all’interno di ambienti chiusi quali l’ufficio e la casa: in particolare, il 70% del nostro quotidiano si svolge tra le mura domestiche. Eppure, forse, non ci siamo mai interrogati in merito alla qualità dell’aria all’interno della nostra casa.

Stando ai dati raccolti dalle maggiori ricerche sulla questione, la densità di agenti inquinanti all’interno di ambienti chiusi è fino a 5 volte maggiore rispetto a quella presente negli spazi aperti. Questa condizione spesso causa mancanza di concentrazione, mal di testa e patologie respiratorie come: allergie, infezioni come la legionellosi, malattie cardiovascolari. Mentre nei soggetti in età pediatrica una cattiva qualità dell’aria può provocare asma, disturbi respiratori e del sonno.

Oltre a ciò, la pandemia ancora in atto ha peggiorato la situazione per via del rischio di contagio che è maggiore nei luoghi al chiuso. Alla luce di quanto appena detto, è già da molti mesi che il dibattito rispetto a un miglioramento della qualità dell’aria indoor si è fatto più vivace e si muove alla ricerca di soluzioni pratiche. La risposta al problema è la purificazione dell’aria in casa e, in generale, negli ambienti chiusi.

Rischi dell’inquinamento indoor: i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

Adoperarsi per la purificazione dell’aria indoor è un’azione necessaria per tutelare la nostra salute: stando alle affermazioni più recenti dell’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – l’inquinamento dell’aria nei luoghi chiusi causa ogni anno il 2,7% delle patologie globali.

Il problema della qualità dell’aria indoor non riguarda solo l’ambiente domestico ma anche gli uffici i quali, al loro interno, presentano diversi agenti inquinanti provenienti da stampanti, fotocopiatrici, solventi, colle e vernici. Quindi, offrire un ambiente purificato ai propri dipendenti è un dovere di ogni datore di lavoro il quale deve garantire ottimali condizioni di lavoro all’interno del suo ufficio.

Un discorso analogo vale anche per le scuole, dove la questione è stata sollevata già da qualche mese. Difatti, i rapporti ISS COVID-19 n. 11/2021 e n. 12/2021 affermano che: “Garantire un buon ricambio dell’aria con mezzi naturali o meccanici in tutti gli ambienti e aule scolastiche è fondamentale”.

Dati alla mano, è evidente che la qualità dell’aria negli spazi chiusi ha un impatto notevole sulla nostra salute: fortunatamente, abbiamo a disposizione gli strumenti per tutelarci.

Come purificare l’aria di casa con metodi naturali

Ci sono rimedi naturali che possono aiutarci a limitare la quantità di agenti inquinanti all’interno delle nostre case, tuttavia la loro azione non può essere sufficiente a salvaguardare totalmente la nostra salute.

Un’abitudine sicuramente positiva è quella di tenere delle piante in casa poiché, oltre a rilasciare ossigeno e trattenere anidride carbonica, queste liberano degli enzimi particolari che neutralizzano i VOC come la formaldeide e il benzene.

Il tea tre oil è una buona soluzione per moderare l’inquinamento indoor: si può diffondere nell’ambiente tramite un diffusore di oli essenziali o può essere usato per pulire le superfici di casa.

Infine, segnaliamo anche l’azione delle lampade al sale dell’Himalaya che, oltre a purificare l’aria tramite una riduzione dell’umidità presente negli ambienti, hanno la capacità di emettere ioni negativi che limitano l’inquinamento elettromagnetico.

Purificazione dell’aria in casa: una soluzione concreta e un valido aiuto contro il contagio da Covid-19

I rimedi naturali rappresentano sicuramente una buona possibilità di migliorare la qualità dell’aria in casa ma non sono un’alternativa a soluzioni più concrete. Queste ultime risiedono, ad esempio, in tecnologie basate sulla filtrazione Hepa, cioè da parte di filtri ad alta efficienza, e sulla filtrazione a carboni attivi ma non solo.

Ci sono altre tecnologie ancora più avanzate, come la sterilizzazione termodinamica, l’irradiazione con luce ultravioletta, la polarizzazione elettronica e la ionizzazione. Questi metodi di purificazione dell’aria si basano sull’emissione di sostanze che reagiscono fisicamente e chimicamente agli agenti inquinanti presenti nell’aria.

È ormai chiaro che, utilizzare un depuratore d’aria sia un’azione fondamentale per il nostro benessere. Ad oggi, sul mercato ce ne sono di ogni tipo e per ogni esigenza in quanto a spazio, design, dimensioni e portabilità.

Sebbene scegliere un depuratore d’aria possa sembrare un’impresa difficile, sicuramente orientarsi verso dispositivi già testati e la cui efficacia è provata e dimostrabile è un’ottima strategia per fare la scelta giusta.

La linea di purificatori avanzati VARYA è stata oggetto di analisi da parte del Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Torino e anche dalla Floramo Corporation: tutti i dispositivi hanno superato le prove con risultati eccezionali che confermano la loro capacità di ridurre dell’80% ben 40 varietà di inquinanti diversi.

Ed è sempre VARYA che ha recentemente sviluppato il depuratore VARYA MAXI, in grado di eliminare il 99,99% del Coronavirus H1N1.

Previous article 10 consigli pratici per miglio...
Next article Coronavirus: come migliorare l...

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here