Certificato di conformità

La dichiarazione o certificato di conformità è in effetti un documento oppure una serie di documenti, con i quali si certifica che un bene o un prodotto è conforme agli standard imposti da norme tecniche oppure dalla legge. La legge 186 del 1968, formata da solo due articoli, prescriveva che gli impianti e le apparecchiature elettriche o elettroniche dovevano essere realizzati secondo le norme CEI, ma si trattava solo di un atto volontario. L’obbligatorietà della dichiarazione fu introdotta dalla legge 46 del 1990 e nel 1992 è stato pubblicato il relativo modello. Nel 2008 un D.M. descrive due allegati per le dichiarazioni di conformità: uno per chi installa e l’altro per enti che hanno uffici tecnici all’interno. Inoltre afferma che la dichiarazione o certificato di conformità deve essere eseguita per ogni impianto e ogni tipologia di edificio. Nel maggio 2010 si sono introdotti dei nuovi moduli da adottare per il certificato di conformità. Esistono due tipologie di dichiarazione o di certificati: - il certificato di conformità per gli impianti; - il certificato di conformità CE.

Certificato di conformità impianti

Un installatore di impianti che possono essere elettrici, termici, idro-sanitari, ecc. deve per legge presentare la dichiarazione di conformità che certifica che l'installazione è eseguita in conformità alle disposizioni legislative oppure alle norme tecniche specifiche. Chi installa l'impianto deve avere i requisiti che sono previsti dalla legge: presentando questo documento l’installatore assume la responsabilità dell’'impianto che risponde alle norme tecniche vigenti sia italiane che europee, e alle eventuali leggi di materia tecnica. Il certificato di conformità deve contenere tutti i dati sia dell'impianto che dei soggetti coinvolti: del responsabile tecnico, del proprietario e del committente. Fornisce informazioni anche sulle procedure di installazione, sul tipo di materiali usati, sulle norme e sull'ubicazione dell'impianto. Il certificato si redige su di un apposito modello del Ministero del Lavoro. Viene poi completato con vari allegati, di cui alcuni obbligatori: - il progetto, solo se l'immobile è superiore a determinati limiti dimensionali; - lo schema dell’impianto; - l’elenco dei materiali; - l’iscrizione alla Camera di commercio.

Certificato di conformità impianto elettrico

Il certificato di un impianto elettrico è il documento che dichiara la messa in regola e la conformità dell’impianto alle normative vigenti. Deve essere rilasciato da un professionista abilitato alle verifiche di impianti elettrici e termici. Rilasciando il certificato assume la responsabilità del fatto che l’impianto è in regola rispetto alle normative nazionali ed europee. Quindi occorre rivolgersi a un professionista che appartiene a un’impresa registrata e abilitata alla certificazione energetica: si tratta di elettricisti, di idraulici e di architetti. Il certificato di conformità è parte fondamentale di quello di agibilità, il documento che attesta le condizioni dell’immobile per ciò che riguarda: • risparmio energetico; • sicurezza; • igiene; • condizioni dell’impianto. Il certificato di conformità comprende l’elenco dei materiali usati nelle opere per la messa a norma dell’impianto elettrico, la modulistica relativa e gli elaborati di progetto. Se si è eseguita una modifica su un impianto esistente il documento deve essere relativo solo alla parte modificata.

Certificato di conformità impianto gas

Per quanto riguarda il certificato di conformità di un impianto di gas valgono le stesse regole di redazione e presentazione del certificato per gli impianti elettrici. Per entrambi, secondo il Decreto del 2010, le dichiarazioni di conformità di impianti redatti dalle imprese installatrici e dagli uffici interni tecnici delle imprese non installatrici si devono rilasciare su un nuovo modulo. Il certificato di conformità deve essere corredato con il relativo progetto che viene redatto e quindi sottoscritto da parte di un ingegnere, che deve attestare di aver effettuato un’analisi dei rischi relativi all'impiego dell’impianto, di aver usato gli accorgimenti utili a raggiungere degli alti livelli di sicurezza e di aver sorvegliato l’esecuzione corretta dell'impianto. Ultimamente sono state introdotte due infrazioni. Quella 2002/5058/IT che riguarda gli ostacoli all'uso dei raccordi in rame destinati agli impianti domestici per il gas e la 2006/4377/IT relativa agli ostacoli all'uso dei sistemi delle condutture di polietilene multistrato che sono destinati agli impianti domestici per il gas. Entrambe sono state introdotte nel 2008 con la decisione della Commissione.

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